giovedì 20 giugno 2019

1 catechesi " Gesù ci chiama alla carità"

" Se anche parlo le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho la carità sono un bronzo o un cembalo squillante " ( I cor cap 13 v 1)
Oggi apriamo la discussione sul tema " Gesù ci chiama alla carità "e in questa catechesi odierna citeremo il capitolo 13 della prima lettera ai Corinzi e questo capitolo 13 è un chiaro testamento spirituale che Gesù , mediante san Paolo Apostolo dona non soltanto alla comunità di Corinto ma lo dona anche a noi e anche nelle altre catechesi su questo tema citeremo codesto capitolo 13 della 1 lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi , intanto oggi ci soffermiamo ad analizzare il primo versetto di codesto capitolo 13 della 1 lettera ai corinzi .
" Se anche parlo le lingue degli uomini e degli angeli ma non ho la carità sono un bronzo o un cembalo squillante " ( 1 cor cap 13 v 1) 
San Paolo in questo primo versetto ci dice già come comportarci , perché  senza la  carità non si fa nulla
La carità non consiste solo nel dare aiuto materiale ai poveri che hanno bisogno , ma dare anche il sostegno spirituale e morale amandoli e non trattandoli male ,perché la carità è Dio e Dio è Amore e noi dobbiamo trasmettere l'amore di Dio a tutti gli uomini .
Oggi viviamo in un contesto dove la frenesia e l'angoscia fanno da padroni nella vita di molti cristiani e si vive senza gioia in cuore e questo rattrista il cuore di Dio che ci vuole vedere tutti gioiosi e felici .
Oggi tanta gente che apparentemente sembrano sereni e felici ma dentro hanno una sofferenza atroce causata proprio dalla carenza di amore e quando ci sia avvicina a loro , loro  mettendo fuori tutta la loro rabbia interiore parlando dei loro problemi personali e cosi si sfogano ,e oggi la carenza di ascolto verso questi fratelli che soffrono interiormente , è enorme e anche nelle nostre chiese c'è gente che si avvicinano e ci parlano delle loro sofferenze che causano  in loro la pochezza di amore  e di perdono e questi fratelli sono una benedizione di Dio per noi perché ci richiamano a vivere il grande comandamento che Gesù ci ha dato " ama il prossimo tuo come  te stesso " e noi dobbiamo amare il nostro prossimo come noi stessi e riconoscere l'immagine di Cristo sofferente nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle che ci chiedono di ascoltarli e noi dobbiamo ascoltarli e ritenere che l'ascoltare i fratelli e le sorelle è la più grande delle opere di carità che nel Nome di Gesù noi dobbiamo svolgere , poichè accogliendo questi fratelli e queste sorelle che hanno bisogno di sentirsi amati e di essere ascoltati da qualcuno , noi riceviamo tantissime benedizioni di Dio .
Ma aimé anche nelle nostre chiese ci sono persone che fanno un cammino di fede apparente cioè vanno da anni in un gruppo di preghiera o in parrocchia e sono attivi solo quando devono fare le feste parrocchiali ma poi vedono un fratello che ha bisogno di essere ascoltato e consigliato , gli voltano le spalle inventandosi scuse pur di non mettersi a loro disposizione e certamente questo atteggiamento è privo di carità e di amore fraterno e perciò san Paolo fa bene a fare questo discorso che ripeto è un richiamo e infine aggiungo questo senza carità non si veri cristiani , ma con la carità si è veri cristiani perché la carità apre le porte del paradiso e la carità  è Dio . amen 

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